La mia schiavetta

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L u k e
view post Posted on 27/3/2010, 15:28





La mia schiavetta riceve quotidianamente da me indicazioni su cosa fare e mi relaziona tutte le sera su come ha eseguito i miei ordini.
Queste sono alcune delle sue mail

Mio Padrone
Ieri pomeriggio, essendo sola in casa, mi sono precipitata in cucina e ho preso quanto mi hai chiesto. La banana era la più lunga e larga tra quelle che avevo nel frigorifero; le carote erano entrambe abbastanza grosse. La candela era normale, non molto grossa ma parecchio lunga. Come cellulare ho usato il mio vecchio Nokia 3200 (credo) che vibra molto più intensamente del mio attuale Samsung.
Mi sono spogliata completamente guardando il mio riflesso nello specchio, uno sforzo che mi sono imposta di fare. Non ho un fisico "da favola" e trovo difficile specchiarmi senza trovare difetti che ai miei occhi sono giganti come montagne. Ma di gigante in quel momento ho visto solo la banana ancora ghiacciata che avevo in mano.
Ho giocherellato un pochino con il clitoride, poi mi sono accorta che non potevo certo infilare la banana così, senza protezione. In effetti mi ha fatto un po' paura.
Ho rovistato nei cassetti dei miei genitori alla ricerca di un preservativo, ma, ahimè, non ne ho trovati.
Sono stata così costretta ad infilare la banana direttamente nella mia vagina bagnata.
Farla entrare è stato un po' problematico: la banana era grossa e i miei muscoli non si rilassavano. Ho iniziato a respirare 'a ritmo': inspiro-penetro, espiro-tolgo un pochino. Facendo così sono arrivata a metà banana senza accorgermene. Volevo farmi del male, allora ho dato un colpo secco al frutto che mi è entrato nella vagina provocandomi un dolore incredibile, ma allo stesso tempo la sensazione fantastica di essere riempita da qualcosa.
La banana era fredda e mi provocava strani brividi mentre la estraevo parzialmente e la rimettevo nella vagina. Non ho potuto resistere al toccarmi un capezzolo, tirarlo, stringerlo, torturarlo insomma.
Il dentro-fuori della banana si è fatto sempre più frenetico e profondo, sentivo che mi mancava pochissimo al desiderato orgasmo. Erano ormai 10 minuti che lavorava quella povera banana.
Poco prima dell'orgasmo le gambe hanno iniziato a tremarmi (ero in piedi, ho fatto bene?) e non controllavo più il mio ansimare.
Cielo, che sensazione meravigliosa.
Quando sono venuta stavo gemendo come una cagna e ho smesso di muovere la banana; mi sono guardata allo specchio e ho visto i miei umori che colavano sul frutto giallo. Curiosa, ho assaggiato per la prima volta il liquido uscito dal mio orgasmo: biancastro, ma trasparente, aveva un sapore piuttosto amaro, ma con una nota di dolciastro.
La mia vagina era già letteralmente spaccata dalla banana e le due carote non hanno avuto problemi ad entrare.
Purtroppo

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